La storia del Singin’ Glory Gospel Choir comincia nell’ormai lontano 2002, quando Marilena Battista decide di trasformare un piccolo coro parrocchiale in qualcosa di “diverso”: individua nel gospel il genere che possa dare la giusta carica al gruppo e ne studia le radici e le influenze, arrangiando, insieme al suo compagno Pasquale Cerullo, un repertorio semplice ma accattivante per le orecchie del pubblico.
Il S.G.G.C. è uno dei primi cori Gospel a Napoli: agli inizi degli anni 2000, il genere non gode ancora di popolarità date le sonorità molto distanti dall’ascolto medio locale e il gruppo fatica non poco per attestarsi e proporsi, incontrando sempre la diffidenza degli organizzatori. Il coraggio e la caparbietà di tutti i componenti, però, consentono lo sviluppo del progetto e, con l’avvicendamento alla direzione di Giuliana Stavolo, coadiuvata da Fabio De Martino prima e da Vittorio Galdi e dal M° Enrico Rispoli poi, il coro prova a cambiare rotta e passa da un gospel più “soft” a uno più soul e r&b, dall’ascolto ancora più complesso.
Nel frattempo trascorrono nove anni e il genere comincia ad affermarsi in Italia fino a diventare “di moda”: dal 2011 la direzione passa nelle mani di Vittorio Galdi, che col supporto artistico di Serena Silvestri prova ad accelerare, sfruttando le potenzialità delle nuove piattaforme digitali, grazie alle competenze di social media manager di Vincenzo Simoniello e di software engineer di Paolo Pellecchia, per farsi pubblicità ed accrescere il consenso del pubblico.
Il repertorio viene completamente rinnovato e la proposta diventa più azzardata entrando nel merito del black e contemporary gospel e di arrangiamenti da mass choir, potendo ormai contare su di un organico di più di venti elementi. Il vero valore aggiunto di questo gruppo sta nella condivisione dell’esperienza della musica corale e nella complessità dei rapporti interpersonali che ne deriva. Inoltre, il coro si esibisce principalmente in manifestazioni di carattere filantropico e benefico: può vantare collaborazioni con la Fondazione Telethon, col centro di ricerca di rilievo internazionale Tigem e con Microsoft, rinunciando ogni volta a qualunque tipo di compenso in favore dei progetti man mano proposti alla comunità da associazioni, parrocchie e fondazioni a sostegno della ricerca e della riqualificazione del territorio.
Siamo convinti che alla base del progetto ci sia l’esaltazione della coralità che, nella sua essenza, sarà sempre più forte dei personalismi, ed è per questo che il Singin’ Glory Gospel Choir avrà lunga vita a prescindere dagli attori che si avvicenderanno al suo interno.
Vittorio Galdi, Direttore del S.G.G.C.